Protesi PIP, facciamo un po' di chiarezza ma... NIENTE PANICO!!!

imageL'argomento del giorno e' lo scandalo delle protesi francesi riempite con silicone non medicale.

Innanzitutto e' bene fare una premessa: NON BISOGNA FARSI PRENDERE DAL PANICO!

Pur senza avere MAI utilizzato protesi della PIP (Poly Implants Prothesis) sono stato contattato da moltissime donne, mie pazienti e non, tutte terrorizzate dal tono catastrofistico delle notizie che riguardano questa storia.

Vediamo di spiegare cosa e' successo.

Nella seconda meta' degli anni '90 una ditta francese, gia' presente sul mercato, inizia la procedura per introdurre nel mercato delle protesi mammarie. Per una precisa scelta commerciale della casa produttrice, il prodotto in questione si collocava in una fascia di prezzo, e conseguentemente di qualita', medio bassa ma, poiche' le protesi presentavano comunque tutti i requisiti di sicurezza, le autorita' francesi, sempre molto scrupolose, concessero le dovute certificazioni e cosi' iniziarono ad essere impiantate le protesi PIP.

Siccome la certificazione di un paese europeo e' valida anche per gli altri paesi dell'area Euro, i prodotti francesi ebbero una grande diffusione in Gran Bretagna. Molto minore in Italia.

Nel corso degli anni si e' visto che gli impianti PIP presentavano una incidenza di complicazioni, quali rottura, sieromi ed infiammazioni mammarie, molto superiori a quelle delle altre casa produttrici e, pertanto, nel 2010 la Francia, e di conseguenza tutti gli altri paesi, ne hanno sospeso la commercializzazione.

Nel corso di quest'anno le autorita' francesi, a causa di alcune complicanze, hanno effettuato dei controlli sulla qualita' del silicone utilizzato ed ha scoperto, come oggi ammesso anche dal legale del titolare della PIP, tale Jean-Claude Mas, che differiva da quello originariamente autorizzato. Nello specifico si parla di un prodotto industriale utilizzato per i contenitori per gli alimenti. In poche parole UNA TRUFFA CRIMINALE!!!

Cosa si rischia?

Nonostante i proclami catastrofici, il rischio per la salute e' basso. Questo non vuol dire che le protesi siano sicure, tutt'altro, ma sicuramente non vi sono i caratteri dell'urgenza per sostituire le protesi in assenza di segni clinici.

Le complicanze piu' frequenti che sono state riscontrate con i prodotti PIP sono rottura, contrattura capsulare e infiammazioni mammarie. Il rischio oncologico deve ancora essere dimostrato, al punto che Gran Bretagna e Svizzera hanno dato parere negativo all'espianto preventivo.

Cosa fare?

Innanzitutto verificare che le protesi che Vi sono state impiantate siano del produttore incriminato.

Come fare?

1) Controllate, qualora vi fossero stati forniti dal chirurgo, i talloncini delle protesi che indicano marca, modello e volume.

2) Il contattate il professionista e hiedetegli che protesi Vi ha impiantato.

3) Contattate la struttura dove siete state operate e chiedete una copia della cartella clinica. Nella descrizione dell'intervento devono essere attaccati i talloncini delle protesi.

Nel caso le protesi siano delle PIP, che fare?

Contattate il Vs. chirurgo e seguite le sue indicazioni. E' probabile che Vi proporra' di eseguire una ecografia mammaria e poi valutare se effettuare la sostituzione delle protesi, ma solo per precauzione.Ripeto, NIENTE PANICO!

Aggiornamento

Posted on 02 gennaio 2012 by dr.lucafracasso

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Le ultime notizie stanno, nuovamente, creando paniico. Cerchiamo di essere piĆ¹ chiari...

A seguito delle tante email, credo ci sia necessita' di fare alcune aggiunte a quanto scritto sopra.

E' indubbiamente vero che l'incidenza di rottura delle protesi PIP sia molto piu' alta di quella delle altre protesi, ed e' altrettanto vero che almeno una parte di queste protesi contenga silicone non medicale (non si e' ancora riusciti a svelare da quando la casa produttrice abbia iniziato a sostituire il silicone originale, medicale ed autorizzato, con quello industriale). E' pero' indispensabile precisare che l'incidenza di tumori, ad oggi, non sia stata confermata.

"Allora cosa faccio, mi tengo queste protesi?"

No, personalmente consiglio di programmare la sostituzione con protesi di qualita'. Serenamente, senza paure e soprattutto, per PREVENZIONE.

In cosa consiste l'intervento?

L'intervento, che in mani esperte non e' complicato, consiste nel sostituire la protesi e, a scopo preventivo, rimuovere la capsula periprotesica, che e' una sottile membrana che il corpo produce intorno alle protesi mammarie, in tutte le pazienti. E' fisiologica e si forma tutte le volte che il corpo sente che c'e' un corpo estraneo. E', a mio avviso, indicato rimuovere questa capsula per portare via eventuali residui di silicone che dovessero essere trasudati dalla protesi. Questo fenomeno, con le protesi di ultima generazione, ed alta qualita', non puo' succedere. In questo caso puo'm essere indicato fare eseguire un esame istologico della capsula, ma a questo ci dovrebbe pensare il chirurgo.

La rimozione della capsula e' una manovra comune, che si esegue molto frequentemente quando si sostituiscono le protesi, e vale per tutti i produttori.

L'intervento non e' quindi piu' complesso o laborioso di quello in cui sono state impiantate le protesi, richiede alcuni giorni di recupero, come il precedente ma non e' piu' impegnativo in termini di recupero, quindi state tranquille!

 

 

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