Aumento del seno mediante l’uso di grasso
Si può aumentare la misura del seno utilizzando il proprio grasso invece delle protesi?
Negli ultimi 5 anni questa è la domanda che viene fatta più frequentemente ai chirurghi plastici.
Questa tecnica viene comunemente utilizzata con ottimi risultati nella chirurgia ricostruttiva mammaria per correggere alterazioni estetiche e deficit volumetrici di mammella sottoposte alla asportazione di neoplasie benigne o maligne.
Nella chirurgia estetica questa metodica è invece molto controversa, infatti trova una indicazione reale solo in un numero ridotto di pazienti. Vediamo il perché. Innanzitutto per raggiungere un volume che consenta un aumento minimo di una taglia è necessario ottenere un impianto stabile di almeno 150 cc di grasso per mammella. Poiché il tessuto adiposo, quando viene innestato, subisce un riassorbimento di circa un 30-40%, per ottenere l’aumento di una taglia sarebbe necessario prelevare almeno 450cc di grasso (per entrambe le mammelle). Vengono quindi, di fatto escluse quelle pazienti che sono troppo magre per fornire quei 500cc di tessuto adiposo indispensabili per l’aumento del seno.
Poiché l’area dove impiantare il tessuto prelevato è di dimensioni contenute, infatti le mammelle non hanno una estensione molto grande, soprattutto in pazienti che vorrebbero aumentarne la misura, tale procedura richiede diversi interventi (2-5). Quando, infatti, durante una seduta viene iniettata una quantità di grasso eccessiva, le percentuali di attecchimento si riducono notevolmente.
L’ultimo importante fattore che deve essere considerato è che il grasso innestato può andare incontro a fenomeni di calcificazione che, in regione mammaria, possono indurre falsi positivi radiologici per neoplasie. Diventa pertanto indispensabile eseguire una ecografia mammaria preoperatoria e, soprattutto, affidarsi a dei centri altamente specializzati per eseguire le indagini oncologiche di routine (visita senologica, mammografia e/o ecografia mammaria) informando preventivamente i medici dell’intervento subito.
Se quindi il lipofilling trova una frequente ed efficacissima applicazione nella ricostruzione mammaria post oncologica, la sua applicazione in chirurgia estetica è limitata solo ad alcune pazienti. La valutazione deve essere fatta durante la visita medica.